Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Comitato Provinciale di Genova
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Percorso Azzurro – Tappa 11

Ponte Umberto Pini (Gaetano) lapide dove cadde in combattimento il partigiano
Combattimenti per la Liberazione alle Stazioni Marittima e Principe

11 – Ponte Umberto Pini (Gaetano)
lapide dove cadde in combattimento il partigiano

Il 24 aprile, sul ponte Bianchetti Umberto Pini venne messo di guardia per evitarne il minamento. Tedeschi in borghese, in fuga, lo ferirono gravemente. Morì dopo quattro giorni di agonia. Oggi quel ponte porta il suo nome.

Umberto Pini

Nato a Genova il 4 Aprile 1930, deceduto il 29 Aprile 1945 quindicenne. In famiglia erano 5 figli di cui 4 maschi e 1 femmina. La famiglia viveva in via Pagano Doria. Dopo aver frequentato le scuole elementari ha iniziato a lavorare presso l’officina Vallega Alfredo in via Giuseppe Ratti vicino all’ex Cinema Venezia, specializzata in avvolgimenti elettrici. Il padre aveva una trattoria/latteria in via Prè, all’altezza della Darsena, che fù chiusa in quanto considerata ritrovo di antifascista. Il padre andò a lavorare alla Verrina di Voltri come operaio. La famiglia paterna era di origine emiliana senza inclinazioni politiche. La famiglia materna era conosciuta per l’attivismo socialista, il nonno in ricorrenza di visite importanti a Genova veniva tenuto in questura. I primi ad entrare nell’antifascismo furono i fratelli, Virginio il maggiore fu poi deportato in Germania mentre Virginio fu partigiano nella Divisione Pinin Cicchero, mentre Armando che lavorava anche lui nell’officina Vallega, aderì alla brigata Lattanzi, con compiti di distribuzione stampa. La sorella Teresa Lo ricorda quando fù annunciata la caduta del fascismo, con l’arresto di Mussolini nel Luglio 1943, lui era contentissimo e andò per strada a festeggiare. Quando vi furono i primi soldati sbandati, dopo 1’8 settembre, Lui raccolse i vestiti dei fratelli e li distribuì. Per essere accettato dai partigiani dichiarò un anno di più, quando iniziò l’Insurrezione fù armato e prese parte alle azioni di combattimento. Quel tragico 24 Aprile fu messo di guardia al ponte Bianchetti per evitarne il minamento. La testimonianza raccolta dichiara che tedeschi in borghese ormai in fuga gli spararono. Al mattino fù trovato ferito, prima portato in infermeria presso la stazione ferroviaria. Vedendo la gravità delle ferite fù poi inviato all’ospedale di San Martino dove morì dopo 4 giorni d’agonia, il 29 Aprile 1945. Gli è stato dedicato il ponte che ora si chiama PINI UMBERTO.

Fonte: “25 aprile 1945 la Libertà”- Il quartiere di San Teodoro ricorda”
di Giacomo Cotugno

11a – Combattimenti per la Liberazione alle
Stazioni Marittima e Principe

Stralcio da “Breve storia dell’insurrezione di Genova” di Paolo Emilio Taviani

“A Principe la battaglia si riaccende violenta, e non s’intravvede alcun segno d’indebolimento da parte nemica.

La sera del 24 si chiude in un’atmosfera di tragedia. A dire il vero, la guerriglia nel centro della città che, volta a volta, aveva avuto come epicentri piazza De Ferrari, piazza Portello, Castelletto, Prè, San Nicola, piazza dei Grattaceli, si poteva dire terminata. Ma nuclei di resistenza nemici permanevano all’Istituto Idrografico della Marina, in piazza Principe, a Dinegro, in Albaro, in via Giordano Bruno; in mano nemica erano tutto il porto, il piazzale della Camionale, la fortezza di San Benigno e Belvedere; a ponente resistevano le pericolose batterie di Arenzano, nuclei di fanteria nel centro di Voltri, all’Ilva di Prà, nella munitissima Villa Raggio e a Coronata (queste due ultime posizioni sbarravano la strada fra la zona occidentale e la città); in Val Polcevera nuclei nemici presidiavano ancora alcune gallerie della camionale, e alcune alture a San Quirico e alla Murta; a levante i tedeschi difendevano strenuamente il ponte di Sturla, la Villa Eden di Nervi e le batterie pesanti di Monte Moro.[…]

Il mattino del 25, mentre, come si è detto, cadeva Castello Raggio, le squadre di città riprendevano la loro azione, conquistavano piazza Acquaverde, le Caserme di Sturla, l’ospedale Celesia a Rivarolo, e vari punti di resistenza presso Rivarolo e Bolzaneto. Si arrendevano il presidio di Voltri e di Prà e le batterie di Arenzano. Sempre la mattina del 25, un pugno di ardimentosi, passando sotto il fuoco incrociato delle batterie tedesche di S. Benigno e di Principe, conquistava l’altura di Granarolo, dove era la stazione radio. Un giovane tecnico, rimediava, in breve tempo, ai guasti, e tosto la stazione cominciava a funzionare, dando al mondo la notizia che Genova era insorta ed era in mano del Comitato di Liberazione Nazionale. […]

A mezzogiorno del 25, rimanevano in mano tedesca alcune posizioni sulla camionale nella Val Polcevera, la stazione Principe e il monte che la sovrasta, la fortezza di San Benigno, il porto, alcune strade e piazze sulla collina di Albaro, il ponte di Sturla, l’albergo Eden di Nervi, Monte Moro e le sue pesanti batterie.

Dal documento della resa al punto 5° si evince:

In Genova, il giorno 25 aprile 1945, alle ore 19,30

5°) La resa avrà decorrenza dalle ore 9 del giorno 26 aprile 1945.

[…] Malauguratamente, invece, non tutti i presìdi obbedirono al generale. Cessarono di combattere i presìdi di Principe e di Negro, e fu questo un grande vantaggio per i collegamenti fra il centro della città e Sampierdarena. Ma non posarono le armi la marina del porto, né le truppe di Nervi, di Via Giordano Bruno, di San Benigno.

La mattina del 27, il grosso delle truppe americane entrava in città. Intanto, dinanzi alle squadre cittadine ancora in armi, cadeva l’ultimo presidio di San Benigno; mentre la batteria di Monte Moro, unico reparto superstite del grosso corpo d’esercito tedesco operante nella provincia di Genova, i arrendeva alle truppe americane. […] Così terminava l’insurrezione di Genova.

300 morti e 3000 feriti furono il contributo di sangue che Genova pagò per la sua insurrezione.”

Stazione Marittima e Via San Giovanni di Prè: nelle foto i funerali di Lazzaro Boccone caduto alla stazione Marittima e di altri tre Partigiani, probabilmente Dino Zaniboni, Giuseppe Di Francesco e Ippolito Ottone.


Partigiani caduti durante l’Insurrezione

BAGLIETTO FRANCESCO di fu Francesco, nato a Genova il 20.6.1883, abitante in via Ravecca, appartenente alla Brigata autonoma SAP Latino dal 24.4.1945, caduto il 27.4.1945 all’Ospedale San Martino in seguito a ferite riportate in combattimento.
BALLINI DUILLIO di Bruno, nato a Genova il 17.7.1921, abitante in via Almeria, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” dall’1.7.1944, caduto il 30.4.1945 all’Ospedale San Martino in seguito a ferite riportate in combattimento.
BOCCONE LAZZARO “Mario” di Nicola, nato a Sant’Antiochio (SU) il 18.3.1917, abitante in vico San Cristoforo, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” C.M.R.L. dall’1.6.1944, caduto il 24.4.1945 in combattimento alla Stazione Marittima.
CANNEVA SEBASTIANO di fu Nicolò, nato a Genova Voltri il 21.3.1895, abitante in via fossato Sant’Ugo, caduto civile il 24.4.1945 fucilato dai nazisti per rappresaglia.
CASARINO GIUSEPPE “Luciano” di fu Angelo, nato a Genova il 29.11.1923, abitante in via Balbi, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” dal 14.10.1944, caduto il 25.4.1945 in seguito a ferite riportate in combattimento alla Stazione Principe.
CASARTELLI GIOVANNI di Pietro, di anni 15, nato a Cengio (SV) il 28.08.1930, abitante in salita Oregina, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” dall’1.7.1944, caduto il 24.4.1945 in seguito a ferite riportate in combattimento in via Napoli.
DI FRANCESCO GIUSEPPE di Antonio, di anni 15, nato a Novara di Sicilia (ME) il 3.9.1926, abitante in via di Prè, appartenente alla Brigata Garibaldi SAP “Lazzaro Boccone” dal 23.4.1945, caduto il 26.4.1945 in seguito a combattimento contro i nazifascisti alla Darsena.
GUACCHIONE GIOVANNI di Carlo, nato a Alice Bel Colle (AL) il 13.02.1906, abitante in salita della Neve, appartenente alla Brigata autonoma SAP Latino dal 1.3.1944, deceduto il 27.4.4945 in seguito a ferite riportate il 25.4.1945 alla Stazione Marittima.
LO GIUDICE EMANUELE di Edoardo, nato a Genova il 19.6.1924, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” dist. “Pestarino” dal 4.7.1944, deceduto in combattimento il 25.4.1945 nei pressi del Ponte dei Mille.
LO PREVITE RODOLFO di Saverio, nato a Genova il 8.2.1929, abitante in via Sotto le Mura degli Angeli, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” dal 24.4.1945, deceduto il 27.4.1945 nei pressi delle Mura degli Angeli.
MARINO MICHELE di Antonio, nato a Vasto (CH) il 24.5.1925, abitante in via Bologna, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” dal 30.7.1944, deceduto il 24.4.1945 in combattimento a Dinegro.
MASIA FRANCO di Pietro, nato a Ge-Sampierdarena il 18.7.1928, abitante in piazza I. Pestarino, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi” dal 24.4.1945, deceduto il 31.4.1945 all’ospedale Galliera per ferite riportate in combattimento a Dinegro.
MICHELETTO ALFREDO di fu Giuseppe, 34 anni, nato a Rivarolo il 15.9.1911, abitante a Genova in via Bianchetti, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Amedeo Lattanzi”, ferito il giorno 26.4.945 presso la Stazione Marittima e deceduto il 26.7.1945.
NERI FRANCESCO di fu Bruno, 34 anni, nato a Genova il 20.8.1932, abitante a Genova in salita degli Angeli, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Amedeo Lattanzi”daal’1.7.1944, ferito il giorno 27.4.945 presso la Batteria degli Angeli e deceduto il 3.5.1945.
OTTONE IPPOLITO di Alfredo, nato a Genova il 30.6.1929, abitante in via Durazzo, appartenente alla Brigata Garibaldi SAP “Lazzaro Boccone” dal 24.4.1945, deceduto in combattimento presso la Stazione FS di Principe il 24/4/1945.
ORLA’ GIOVANNI di Francesco, nato a Riposto (CT) il 8.3.1911, abitante in via Paleocapa, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Amedeo Lattanzi”, dal 10.4.1944, deceduto il 24.4.1945 in combattimento nei pressi di Sant’Ugo.
PARODI LORENZO “Riccardo” di fu Giovanni, nato a Genova il 25.8.1929, abitante in salita San Rocco, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Amedeo Lattanzi”, dal 24.4.1945, deceduto il 21.8.1945 a Granarolo all’inseguimento di elementi sospetti gli partiva accidentalmente un colpo dalla pistola che lo feriva in modo mortale.
PIATTINO ERMINIO di fu Emilio, nato a Ge-Sampierdarena il 9.2.1915, abitante in via C. Brighetti a Cornigliano, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Amedeo Lattanzi” dal 24.4.1945, deceduto il 24.4.1945 in combattimento a Dinegro.
PINI UMBERTO “Gaetano” di Gaetano, nato a Genova il 4.4.1930, abitante in via Pagano Doria, appartenente alla 294ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Amedeo Lattanzi”, dal 1.1.1945, ferito il giorno 25/4/1945 presso il ponte che sovrasta la ferrovia e che porta al Lagaccio, deceduto il 27/4/1945.
ROSSI ANGELO di Giuseppe, di anni 16, nato a Genova il 10.9.1929, abitante a Genova in via del Lagaccio, staffetta porta ordini, ferito a morte alla Stazione Marittima il 24.4.1945, deceduto all’ospedale San Martino 30.4.1945.
ROSSITTO SANTO di fu Sebastiano, nato a Siracusa il 25.3.1908, abitante in via Trento, appartenente alla 863ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Dino Bellucci” dal 21.4.1944, caduto in combattimento il 25/4/1945.
TOMATI ENRICO di augusto, nato a Genova il 19.12.1915, abitante in via Fontanarossa-Quezzi, appartenente 294ª Brigata Garibaldi S.A.P. “Amedeo Lattanzi”, dal 23.4.1945, caduto in combattimento il 25/4/1945.
ZANIBONI DINO di Ferdinando, nato a Genova il 4.7.1926, abitante in via di Prè, appartenente alla Brigata Garibaldi SAP “Lazzaro Boccone” dal 23.4.1945 caduto il 24.4.1945 in combattimento presso il Ponte dei Mille alla Stazione Marittima.

Altri partigiani feriti nei combattimenti durante l’Insurrezione

Stazione Marittima:

AMENDOLA Domenico nato a Genova il 18.03.1926, Brigata di appartenenza: 294ª Brigata Garibaldi SAP “Amedeo Lattanzi”, anzianità dal 24/04/1945, ferito alla stazione Marittima.
CURCIO Francesco di Agnello, anni 27, nato a Genova il 15.12.1916, abitante in via Lagaccio, ferito il 25.4.1945 presso la Stazione Marittima.
DENTONE Francesco anni 20, abitante in via L. Gagliardo, il 24.4.1945 presso la Stazione Marittima.
DI GIORGI Vincenzo di Francesco, di anni 53, nato in Calabria il 20.4.1892, abitante a Genova in vico Chiuso 5 Santi, ferito il 26.4.1945 presso la Stazione Marittima.
GIORGELLI Francesco di Pietro, di anni 35, nato a Alessandria il 24.1.1910, abitante a Genova in salita della Neve, ferito il 24.4.1945 presso la Stazione Marittima, ricoverato all’Ospedale di Rivarolo.
GIRIBALDI Pietro anni 32, nato a Imperia l’8.9.1913, abitante a Genova in via A. Centurione, ferito il 26.4.1945 presso la Stazione Marittima.
OVOLA Riccardo di Giovanni, di anni 16, abitante a Genova in via del Lagaccio, ferito il 26.4.1945 presso la Stazione Marittima.
PANOCCHI Gaetano sconosciuto.
PAONE Carmine anni 37, abitante in via Lagaccio, ferito il 25.4.1945 presso la Stazione Marittima.
PARODI Gaetano nato a Genova il 10.3.1916, abitante a Genova in via Bianchetti, ferito il 24.4.1945 presso la Stazione Marittima, ricoverato all’Ospedale.
RAVERA Pietro di Giorgio, di anni 20, abitante a Genova in via A. Centurione, ferito il 26.4.1945 presso la Stazione Marittima.
SPORTIELLO Giuseppe di Lorenzo, nato a Genova il 2.9.1913, abitante a Genova in via del Lagaccio, ferito il 25.4.1945 presso la Stazione Marittima.
VECCHIATTINI Giovanni di anni 59, abitante a Genova in via Pagano Doria, ferito il 26.4.1945 presso la Stazione Marittima.
ZANARDI Attilio di anni 40, nato e abitante a Quezzi, ferito il 26.4.1945 presso la Stazione Marittima.

Dinegro

CAPODICI Matteo di Salvatore, nato a Messina il 6.8.1921, militanza dal 1.7.1944, mutilato.
CERRUTI Alfio
FERRARI Pietro di fu Umberto, nato a Reggio Emilia il 25.9.1923, abitante in Genova in via Venezia, ferito il 25.4.1945 al piede destro a Dinegro.
GAVINO Efisio
GAVINO Pasquale
LO CICERO Placido di G.B., abitante in Genova in via Digione, ferito al braccio sinistro con amputazione a Dinegro.
LONZO Mario
MURA Giovanni di Francesco, abitante in Genova in via Federico Alizeri, ferito alla gamba sinistra in via Milano.
ZIRAFA Giovanni abitante in Genova in via Bologna, ferito alla gamba destra a Dinegro.

Ponte del Lagaccio

BENUCCO Carlo di anni 19, abitante in Genova in vico Chiuso 5 Santi, ferito il 27.4.1945 presso il Ponte del Lagaccio.
CESARINI Enzo di anni 19, abitante in Genova in via Ponza, ferito il 27.4.1945 presso il Ponte del Lagaccio.
DE GIOIA Giuseppe di anni 26, ferito il 27.4.1945 presso il Ponte del Lagaccio.
FIORENTINO Vincenzo di anni 26, f abitante in Genova in via del Lagaccio, ferito il 26.4.1945 presso il Ponte del Lagaccio.
LAULETTA Giuseppe di anni 35, abitante in Genova in via Ponza, ferito il 27.4.1945 presso il Ponte del Lagaccio.
LIBERTI Mario di anni 34, abitante in Genova in via A. Cantore, ferito il 27.4.1945 presso il Ponte del Lagaccio.
VITIELLO Gennaro di anni 20, abitante in Genova in via Ponza, ferito il 27.4.1945 presso il Ponte del Lagaccio.
BIGNANI Alfonso di anni 27, abitante in Genova in via del Lagaccio, ferito il 27/4/1945 presso il Lagaccio.
DISPARI Francesco di anni 15, abitante in Genova in via 5 Santi, ferito il 27.4.1945 presso il Lagaccio.
FILOMENI Vincenzo ferito al Lagaccio.
OGA Andrea di anni 35, abitante in Genova in salita San Rocco, ferito il 27.4.1945 presso la stessa salita.
OGA Maria di anni 14, abitante in Genova in Bianchetti, ferita presso il Lagaccio.
RIGA Alfredo di anni 19, abitante in Genova in via del Lagaccio, ferito il 24.4.1945 presso il Lagaccio.
RIGA Leonardo di anni 37, abitante in Genova in via del Lagaccio, ferito il 27.4.1945 presso il Lagaccio.

Stazione Principe

BELLADONNA Flavio nato a Genova il 31/10/1921, Brigata di appartenenza: Brigata Patria SAP Curtatone e Montanara, anzianità dal 10/10/1944, ferito il 24/04/1945 a Piazza Principe.
BRUNELLI Ardenio nato a Genova il 10/04/1921, Brigata di appartenenza: S.A.P. “Matteotti 5ª Brigata Giustizia e Libertà, anzianità dal 10/10/1944 24/04/1945, Ferito il 25/04/1945 a Piazza Principe.
NANIO Giuseppe di fu Giuseppe, abitante a Genova in vico Untoria, ferito con schegge da bomba a mano alla testa, all’occhio e alla mano sinistra alla Stazione Principe.
PERNIGOTTI Alessandro residente all’Albergo Nord in Via Balbi, ferite da schegge alla gamba destra in piazza Acquaverde.
RANDO Antonio di fu Salvatore, nato Messina il 5.4.1923, abitante in Genova in via Digione, ferito il 24.4.1945 al braccio a Principe.
TAMBOLI Elvino di Sandro, abitante a Genova in vico Croce Bianca, ferito da una raffica di mitra alla gamba e al fianco sinistro alla Stazione Principe.

Istituto Idrografico

BOSCO Gaspare di anni 26, abitante in Genova in vico Chiuso 5 Santi, ferito il 27.4.1945 presso l’Idrografico.
GUERRA Domenico di anni 32, abitante in Genova in via ai Prati di Oregina, ferito il 27.4.1945 presso l’Idrografico.
SANNA Costantino di Eligio, abitante in Genova in via del Lagaccio, ferito al dito medio presso l’Idrografico.

Darsena

ANELLO Vincenzo siciliano, allontanatosi da Genova, ferito alla testa e alla gamba destra con arma da fuoco alla Darsena.
ANELLO Vincenzo abitante in via Balbi, ferito alla mano destra con schegge da bomba a mano alla Darsena.
ANZALONE Gioacchino ferito in Darsena.
CRETO Paolo di N.N., abitante a Ge-Sampierdarena in via Ignoti, ferito al ventre con arma da fuoco alla Darsena.
DE AMBROGI Aldo ferito da schegge al corpo alla Darsena.
DE MARIA Adriano di Armando, abitante in via di Prè, ferito il 25.4.1945 alla Darsena.
DU BOIS Andrea nato l’1.8.1892, abitante in via San Genesio, ferito al braccio destro alla Darsena, degente all’Ospedale San Martino.
DUSSONE Adolfo di Luigi, abitante in vico Marinelli, ferito alla Darsena alla gamba destra.
EMANI Vittorio ferito da schegge al corpo alla Darsena.
FORTE Pietro siciliano, allontanatosi da Genova, ferito al collo alla Darsena.
LUZZI Umberto di fu Carlo, abitante in vico del Campo, ferito al torace e al braccio sinistro da arma da fuoco alla Darsena.
MARTJ Hubert abitante in via della Maddalena, ferito alla Darsena con amputazione del braccio destro.
MELEGARI Pietro nato a Genova il 17.1.1892, ferito da schegge alla gamba destra alla Darsena.
MIRASOLA Vincenzo di Francesco, nato a Palermo il 10.10.1919, abitante in via di Prè, ferito il 25.4.1945 alla Darsena.
PALUMBERI Benededetto siciliano, allontanatosi da Genova, ferito al torace da diverse schegge alla Darsena.
PIO Raimondo ferito da schegge al corpo alla Darsena.
SAMMARTINO Salvatore di Armando, abitante in via di Prè, ferito il 25.4.1945 alla Darsena.
VEGETTI Bruno di Augusto, abitante in piazza Santa Brigida, ferito al braccio sinistro alla Darsena.

Zone isolate

FOGLI Celestino di fu Filippo, nato a Comacchio (FE) il 16.10.1892, abitante in via Cornigliano, ferito il 24.4.1945 da arma da fuoco con lesione nervosa ad Oregina.
SCARFI Francesco di Sebastiano, nato a Messina il 16.9.1923, abitante in salita Santa Brigida, ferito alla coscia destra da arma da fuoco in piazza Fontane Marose, da macchina fascista l’8.5.1945 alle ore 23.00.

Zona Via Pré

AHMED Adam di Ahmed, abitante in vico Cicala, ferito il 24.4.1945 ad una gamba in piazza Sant’Elena.
AGAMBA Salvatore abitante in vico San Cristoforo, ferite da schegge in diverse parti del corpo, in piazza Sant’Elena.
CAPASO Desiderio di fu Francesco, abitante in salita Montebello, ferito da arma da fuoco all’emitorace sinistro, in salita Santa Brigida.
GALIONE Bruno di Domenico, abitante in salita Santa Brigida, ferito da schegge alla mano e braccio destro, al torace, alle gambe e alla testa  in vico delle Monachette.
LECHI Amedeo di fu Lechi Margherita, abitante in via del Campo, ferito da schegge al tronco e alle cosce in salita via Balbi.
MAGLIONE Pasquale di Giovanni, abitante in Sant’Elena, ferito in via Balbi con amputazione della gamba destra.
VALFRÈ Sebastiano nato a Dogabino (RC) il 31.1.1899, abitante in Piazza dei Trogoli di Santa Brigida, ferite multiple da bomba a mano il 28.4.1945 in via Balbi.
VECCOLI Giuseppe di Carlo, abitante in via 4 Novembre (Viareggio), ferite multiple da bomba a mano, con accecamento dell’occhio sinistro, in via di Prè.

Sturla

BOBINI Ernesto mancano dati perché fuori Genova, abitante in via Vernazzola, ferito alla gamba destra, con pallottola passante.
PENCHIONI Francesco di fu Angelo, nato a Stia P. (AR) il 12.12.1897 abitante in via Romana di Quarto, ferito alla spalla destra con scheggia al polmone e alla coscia destra a Sturla in Villa Parodi.
PINZELLI Francesco di Salvatore, nato ad Alghero il 31.8.1912 abitante in via del Borgo, ferito al braccio da una pallottola a Sturla.
VICARDI Giovanni di Paolo, nato a Genova abitante in via Redipuglia, ferito al braccio sinistro e al ventre a Sturla.
VICARDI Riccardo di Paolo, nato a Genova il 20.1.1916 abitante in via Redipuglia, ferito al ginocchio destro a Sturla.

Polveriera del Lagaccio

BARTOLETTI Giovanni di Pio, abitante in via P. Giacometti, ferito al braccio sinistro alla polveriera del Lagaccio.
LO CICERO Dino
SANFRATELLO Paolo abitante in salita degli Angeli, ferito alla spalla e al dorso alla polveriera del Lagaccio.
SANGUINETTI Alfredo di Paolo, abitante in via Bologna, ferito alla spalla sinistra alla polveriera del Lagaccio.
TERRERAN Ferruccio abitante in scalinata San Carlo, ferito alla testa alla polveriera del Lagaccio.

Feriti in luoghi non precisati

ABOZAN Giuseppe abitante in corso Dogali.
ALBERTINO Rino ferito al ventre.
AMBROGIO Loezio ferito in combattimento il 28.4.1945.
ARDINGO Moscatiello abitante in via A. Papa.
AREZZANI Giuseppe mutilato alla mano sinistra, nato a Genova il 30/03/1932, residente in corso Dogali, appartenente alla brigata Lattanzi e ferito il 23/4/1945.
BAGNATO Giorgio di Carmelo, di anni 18, abitante in Genova in via del Cipresso, ferito il 27.4.1945
BENVENUTI Alcide di Giovanni, nato a Parma il 2.7.1920,
BIONE Alfonso abitante in via del Lagaccio.
BONGIOVANNI Tiziano ferito al braccio sinistro.
BUSCENI Riccardo di Eugenio, nato a Genova l’11.1.1923, abitante in via Vincenzo Maculano.
CAFFARE Andrea di Giuseppe, nato a Genova il 18.3.1931, abitante in Genova in via Napoli, ferito alla mano destra con amputazione di tre dita.
CAPANA Desiderio abitante in via Bassana.
CARICARI Giuseppe di Paolo, nato a Genova il 10.10.1923, ferito il 24.4.1945,
DAL GIN Gilfredo di Antonio, abitante in via del Lagaccio, ferito alla mano sinistra.
DE MARTINO Giovanni di anni 18, abitante in Genova in via Guido Bruno, ferito il 26.4.1945, degente a casa.
DEL PACE Filippo di Giacomo, nato a Genova il 16.11.1926
DI GIACOMO Serafino di Gaetano, nato a Palermo il 7.8.1931, abitante in salita della Bella Giovanna.
DONATO Salvatore di Francesco, nato a Genova il 28.4.1930.
ERCOLI Giorgio ferito all’addome.
GIORGELLI Francesco di Giovanni, nato a Alessandria il 24.1.1910, abitante in salita della Neve.
GROSSO Pietro abitante in salita Montebello.
GROSSO Tom sconosciuto
IRRERA Giuseppe di Francesco, abitante in Genova in via A. Centurione, ferito alla testa.
LANZI Luigi sconosciuto
LAVEZZA Giuseppe abitante in corso Dogali.
LUANI Giuseppe ferito il 27.4.1945 al piede sinistro.
MAFFEI Renato sconosciuto
MALINTACCHI Tino ferito alla testa.
MARCHESE Angelo di Giuseppe, abitante in Genova in via A. Ceppi, ferito alla schiena.
LANZI Luigi
MARENCO Innocente ferito alla testa.
MASSA Arnaldo abitante in via Lazzaro Gagliardo.
MERLO Giuseppe ferito alla gamba sinistra.
MONTELEONE Giovanni di Giorgio, ferito il 27.9.1944 in uno scontro con le brigate Nere.
MONTELEONE Francesco sconosciuto
PICCOLO Attilio di Primo, abitante in Genova in Salita Oregina, ferito al petto.
REBBINI Zeffirino di Domenico, nato in Corsica l’1.3.1893, abitante in Genova
REBOLINO Pasquale di Gerolamo, nato a Genova il 2.9.1913, abitante in via Bologna.
RICCI Enrico di Francesco, abitante in Genova in via A. Centurione, ferito alla testa.
ROCCA Giacomo di Giuseppe, nato a Genova il 23.9.1925, abitante in Genova in via Maculano, ferito multiple da schegge.
ROMBI Giuseppe di Andrea, nato a Calaseta (CA) il 22.3.1922, abitante in Ge-Sestri in via Ottona, malato di pleurite in seguito a servizio il 27.4.1945.
SACHESSATI Franco abitante in salita della Neve.
SETTIMELLI Egiziano di Michele, abitante in via Venezia, ferito all’addome.
VACCA Flavio abitante in via Napoli.

XX galleria rifugio S. Rocco mq 2300

Facente parte delle gallerie delle ferrovie dello Stato adibite a gallerie rifugio, la Galleria di San Rocco si estende dal ponte Umberto Pini sino a via Don Vincenzo Minetti e a tutt’oggi ancora funzionante e essenziale per la circolazione ferroviaria da e verso la Stazione.galleria rifugio S. Rocco mq 2300

Facente parte delle gallerie delle ferrovie dello Stato adibite a gallerie rifugio, la Galleria di San Rocco si estende dal ponte Umberto Pini sino a via Don Vincenzo Minetti e a tutt’oggi ancora funzionante e essenziale per la circolazione ferroviaria da e verso la Stazione Principe.