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Finale Ligure non vuole revocare la cittadinanza a Mussolini

Anpi : “I tempi dei nonni si rispettano onorando chi, tra loro, scelse la libertà”

Lascia francamente sconcertati la posizione assunta dal sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli, in merito alla mozione che chiede di cancellare la cittadinanza onoraria a Mussolini conferita durante il Ventennio.

Al sindaco che si appella alle “ragioni dei nonni” per non commettere un “falso storico” con la revoca, l’ANPI risponde:

Per non accondiscendere a quel “onorato cittadino”, e ci viene in mente uno fra tutti, Sandro Pertini, furono molti gli uomini e donne che subirono violenze, deferiti al tribunale speciale, che furono uccisi o che furono deportati per essere sterminati in osservanza a quelle leggi razziali  che il suo “onorato cittadino” promulgò in ossequio all’alleato nazista.
Dovrebbe ricordare, signor Sindaco, che la nostra Costituzione, sulla quale Lei ha giurato, è stata scritta col sangue di queste vittime che come ci ricordava Aldo Moro è una Costituzione non afascista ma antifascista.

Di antistorico pertanto c’è solo chi, per non “inimicarsi” qualcuno, pensa di non formulare scelte che una lotta di Liberazione e una Costituzione hanno scritto nella coscienza di una Nazione. 
Infine, i nostri nonni e, per i più anziani, i genitori, si rispettano ricordando e onorando le loro scelte di libertà, che hanno permesso di arrivare a vivere in un Paese in cui, oggi, tutti possono esprimersi e dire la loro, anche quando è opinabile. Cose che, se ci fossero ad amministrare le città italiane gli eredi del “cittadino onorario” Mussolini, non accadrebbero. 

Coordinamento regionale ANPI

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