Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI a seguito della notizia di un provvedimento del Ministero dell’Interno che prevede il trasferimento di tutti i migranti da Riace ad altre località
Con l’ipotizzato spostamento di 200 migranti, il Ministro dell’interno Salvini consuma un ulteriore atto di violenza e vendetta nei confronti dell’esperienza di riuscita ed esemplare integrazione, attuata nel Comune di Riace. L’intenzione, dopo l’assurdo arresto del Sindaco, è quella di mettere la parola fine a questa esperienza. L’indignazione è grande, ma dobbiamo prima di tutto chiederci: perché questo avviene? Perché il Ministro dell’Interno, o riesce a cancellare Riace o la sua teoria immigrazione=delinquenza viene smentita. Ma il ministro Salvini dimentica una cosa: Riace c’è già stata. È un modello di cui parla tutta Europa. Riace dimostra che non solo l’integrazione è possibile, ma benefica. Se un piccolo borgo spopolato ha potuto riprendere mestieri, scuole e lavoro, proprio grazie alle nuove energie dei migranti, Riace ha già vinto. Oggi uniamo la nostra indignazione a quelle di tutti i democratici, esprimiamo la nostra fraterna solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano e alla sua giunta e intanto chiediamo a Luigi Di Maio e agli eletti del M5S di far sentire la propria voce su questa vicenda. No, cari amici 5stelle, non vale parlar d’altro. Reddito di cittadinanza, Riforma delle Pensioni e altro, sono obiettivi importantissimi. Ma anche Riace lo è. Con il suo carico di umanità sofferente e di speranza. Non girate lo sguardo da un’ altra parte. Fermate Salvini. Almeno per decenza, in una terra bella e difficile come la Calabria, ricordategli che è utile perseguire mafia e n’drangheta. Non un uomo onesto come Mimmo Lucano.
Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI
14 ottobre 2018
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